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Ognuno ha i suoi tempi


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La mia amica Roberta era una  grande sostenitrice dell’MBSR (lo aveva fatto tempo prima  con me e ne era rimasta entusiasta) tanto che spesso  e volentieri spingeva le persone a venire…


Io  le dicevo: non devi forzare la gente! Non è detto che questo valga anche per qualcun altro. Ma niente…  Quando toccò a Maria Cristina, l’amica mi avvisò:  è timida e non le piace  trovarsi tra gente che conosce poco,  ma io sono sicura che le farebbe un gran bene! Ci risiamo- pensai ridendo.


Comunque, dato che prima di inserire una persona nell’MBSR faccio sempre un colloquio per vedere  se ci sono controindicazioni, così feci. Abbastanza giovane, graziosa ma schiva, venne subito fuori che Maria Cristina  aveva una vera e propria fobia sociale, che le aveva,  non poco, condizionato la vita.

A me non piace raccontare i fatti miei- disse.


Le spiegai che durante il corso non si racconta la propria vita né i propri problemi: al massimo si parla dell’esperienza fatta durante gli esercizi di consapevolezza in aula o  a casa.

E se a me non viene niente da dire? - incalzò.                                                                                                                       Allora vuol dire che starai in silenzio- dissi sorridendo.

Non seppi mai  cosa la convinse a partecipare, forse la mia tranquillità ad accettarla così come era.


Comunque restammo d’accordo che non si sarebbe messa in gioco, se non voleva.


Ad ogni incontro il divario tra lei ed il gruppo si faceva più evidente: gli altri avevano cominciato  a socializzare  e lei restava silenziosa, attenta ma silenziosa.  E andò avanti così per 8 incontri.


La tradizione vuole che a fine corso, ognuno  prenda la parola per fare un po' il bilancio finale.  Immaginatevi la sorpresa (mia e di tutti) quando, ovviamente per ultima, Maria Cristina cominciò a parlare per 10 lunghissimi minuti:  parlò delle sue difficoltà ad esporsi, di quanto si era sentita comunque accolta dal gruppo e di quanto  avesse imparato solo ascoltando  ed elaborando gli spunti regalati dagli altri.  Alla fine aveva gli occhi lucidi, era rossa in viso… ma aveva rotto l’incantesimo.


I partecipanti, emozionati anche loro, iniziarono a   battere le mani.  Fu un momento molto intenso per tutti noi.  


 I cambiamenti avvengono, ma solamente quando  ci diamo il giusto tempo  e la necessaria  fiducia… non trovate?

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