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Il mio Ricordo di Corrado




Era più o meno il 2000, stavo vivendo da qualche anno una problematica fisica abbastanza invalidante con il mio orecchio,  quando qualcuno mi parlo dell’Ameco. Per accedervi era necessario fare un colloquio con il docente guida: il prof Corrado Pensa.

Durante quel colloquio, dopo avermi ascoltata con attenzione e in un religioso silenzio, ricordo ancora quello che mi disse: vedi, la meditazione non è un farmaco da prendere al bisogno, è un percorso di vita e richiede impegno. Valuta se in questo momento di difficoltà, senti sia la cosa giusta da fare. Valutai…  ed è così che per anni, nel gruppo del lunedì, tra arguta ironia, ferma disciplina e profonda umanità, Corrado ci ha guidato, instancabile e attento, alternando concetti profondi  a disarmanti verità.

Quei pomeriggi, indelebili nel mio cuore, si coloravano di volta in volta di emozioni, le più disparate: bastava una sua frase che arrivava come laser a farmi riflettere per settimane, un suo sguardo profondo e indagatore ad intimidirmi, una sua parola arguta e ironica  a riportare il sorriso sui volti di tutti noi…. E pian piano, ridisegnavamo le nostre vite sotto la sua sapiente guida.

Talvolta, le trappole mentali cercavano di ostacolarmi per non andare: oggi piove… il parcheggio non si trova mai… oppure … ancora non ho finito questo lavoro.

Ma puntualmente, ogni volta , al rientro a casa, grata e felice mi dicevo: ma come ho fatto a pensare di non esserci?! Menomale che sono venuta….

E tornavo  a casa più ricca e migliore di come ero arrivata.

Io credo però, che a dispetto di tutti i suoi insegnamenti sull’Io-Mio, dentro di me, (come del resto in ognuno di noi), albergava di diritto un Corrado che era solo “mio”. Il Corrado gentile che sapendo della mia malattia, un 24 dicembre mi telefona per darmi conforto  e auguri (e io quasi resto senza parole); il Docente affettuoso che nel 2005 mi scrive una lettera di accompagno per il Center for Mindfulness di Kabat Zinn dove stavo iniziando la mia formazione di Mindfulness Teacher;  il  Maestro sollecito che ogni tanto, in qualche colloquio privato o a qualche ritiro mi dava suggerimenti  e aiuto.

È vero, non sei più fisicamente con noi e  apparentemente c’è un grande vuoto… ma è solo apparente, perché  tu vivi nei nostri gesti e nelle parole, nelle persone migliori che siamo diventati, negli insegnamenti che ci hai lasciato.

Riposa quindi nella pace a te così cara, noi ce la sapremo cavare, grazie a te e grazie a Neva, che “con la forza di un aeroplano” (come dice la canzone di Jovanotti) ha preso in mano  la sua  vita e la nostra… e innaffia i semi da te piantati col suo proverbiale entusiasmo e con  la sua forza. 

Corrado caro….sei stato profumo di gioia e risate,  parole affilate come vento in giorni di bonaccia, empatia profonda e propria solo di chi sa scendere negli abbissi interiori, disciplina ferrea, umiltà disarmante…. E potrei continuare per chissà quanto.

Ma in poche parole, sei stato per tutti noi uno dei  più grandi Maestri mai vissuti e una grande Anima…

Punto (come dicevi sempre tu).

 

Prof Corrado Pensa. Socio fondatore e insegnante guida dell'A.Me.Co (Associazione per la Meditazione di Consapevolezza), ha insegnato Religioni e Filosofie dell'India presso l'università La Sapienza di Roma ed è stato psicoterapeuta junghiano.

È considerato tra i più autorevoli insegnanti di meditazione buddhista a livello mondiale.

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