La campana nel bosco
- Dott.ssa Loredana Vistarini
- 24 mar
- Tempo di lettura: 1 min

Ogni volta che si muoveva con la sua comunità monastica, il maestro zen e monaco vietnamita TNH, radunava intorno a sé migliaia di persone. La prima volta che andai ad uno dei suoi ritiri, (complessivamente ne ho fatti 3) nel bosco di Castelfusano, tantissimi anni fa, mi ritrovai a insieme ad altre 600 persone. Insieme si camminava, si mangiava e si meditava con l’obiettivo comune di coltivare la consapevolezza. Tanti sono i ricordi legati a quelle oasi di pace e tranquillità che ogni tanto mi concedevo… Durante la giornata, indipendentemente da dove ci trovavamo o da cosa che eravamo intenti a fare, (alla mensa o ciascuno nella propria camera), i monaci passavano nei sentieri del bosco dove si trovavano le nostre casette in legno, e ogni tanto suonavano dei piccoli campanelli (cimbali). Questo era il segnale per interrompere qualsiasi attività per un secondo, per lo spazio di un respiro, allo scopo di recuperare consapevolezza e ritornare al momento presente.
Ancora oggi, anche se in maniera molto meno suggestiva dei campanelli in un bosco, semmai aiutandomi con strumenti tecnologici come la sveglia del telefono, continuo a fare i miei esercizi di consapevolezza, che sono a mio avviso, una preziosa opportunità per allenare tutti noi a cambiare le proprie abitudini (specie quelle poco salutari) e vivere in modo consapevole.
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