top of page

La campana nel bosco


ree

Ogni volta che si muoveva con la sua comunità monastica, il  maestro zen  e monaco vietnamita TNH, radunava intorno  a sé migliaia di persone. La prima volta che andai ad uno dei suoi ritiri, (complessivamente ne ho fatti  3)  nel bosco di Castelfusano, tantissimi anni fa, mi ritrovai a  insieme ad altre 600 persone. Insieme si camminava, si mangiava e si meditava con l’obiettivo comune di coltivare la consapevolezza. Tanti sono i ricordi legati a quelle oasi di pace e tranquillità che ogni tanto mi concedevo…  Durante la giornata, indipendentemente da dove ci trovavamo o da  cosa che eravamo intenti  a fare, (alla mensa o ciascuno nella propria camera), i monaci passavano nei sentieri del bosco dove si trovavano le nostre casette in legno,  e ogni tanto suonavano dei piccoli campanelli (cimbali). Questo era il segnale per interrompere qualsiasi attività per un secondo, per lo spazio di un respiro, allo scopo di recuperare consapevolezza e ritornare al momento presente.


Ancora oggi, anche se in maniera molto meno suggestiva dei campanelli in un bosco, semmai aiutandomi con strumenti  tecnologici come  la sveglia del telefono, continuo a fare i miei esercizi di consapevolezza, che sono  a mio avviso, una preziosa opportunità per allenare tutti noi  a  cambiare le proprie abitudini (specie quelle poco salutari)  e vivere in modo consapevole.

Comments


bottom of page