Quando la Mindfulness è ancora più preziosa

La Mindfulness come sostegno nelle patologie organiche gravi e nel trattamento del dolore cronico.

Pratiche di Mindfulness per l’elaborazione del lutto e delle angosce di morte.

 

Corso residenziale dal 19 al 25 agosto 2012
Agriturismo Terra del Nomade, Umbertide

Spesso costruiamo la nostra identità sulla nostra storia personale, su ciò che amiamo e a cui teniamo: corpo, emozioni, sentimenti, affetti, progetti da realizzare, su un senso di continuità e stabilità.
L’incontro con la malattia (in particolare con le patologie organiche gravi e con il dolore cronico invalidante), la perdita di una persona cara, la nostra stessa possibilità di morte ci pongono di fronte a una rottura di questa continuità e stabilità. Sorgono emozioni così potenti e dolorose che intaccano il nostro senso d’identità provocando angoscia, disorientamento, disperazione, confusione, avversione. Tutto questo influisce sulla percezione del dolore, diminuisce l’efficienza del sistema immunitario e aggrava la stessa patologia organica, lascia senza difese e risposte di fronte al mistero della morte.
Da qui l’importanza di coltivare uno stato mentale mindful che permetta di attraversare le situazioni difficili della vita rimanendo il più possibile stabili e centrati, presenti a quello che accade, momento per momento, con apertura e senza giudizio.
   
Programma:

Verrà introdotto il significato della mindfulness in relazione al contesto clinico, in particolare per quanto riguarda le patologie organiche, il lutto e l’incontro con la morte. Saranno anche presentati alcuni studi scientifici sui benefici delle pratiche mindfulness in varie patologie e nel dolore cronico.
Sarà condiviso il significato di sofferenza e ne verranno esplorate le sfaccettature sensoriali, emotive e cognitive.
Verranno proposte specifiche pratiche di mindfulness:
•     per il contenimento del dolore fisico,
•     per accedere alle molte altre non condizionate risorse personali rispetto a quelle messe in discussione dalla malattia,
•     per sviluppare l’arte del lasciar andare i contenuti mentali dolorosi e iatrogeni messi in moto dalla convivenza con la patologia organica e dalle cure mediche necessarie a farvi fronte,
•     per permettere l’emergere di qualità mentali (accettazione, benevolenza, pazienza, equanimità, disidentificazione, stabilità e calma) più utili ad attenuare l’impatto delle circostanze stressanti e dolorose della vita.
Ci avvicineremo con gentilezza agli stati mentali che più frequentemente accompagnano le esperienze di perdita e di morte: stati dolorosi quali la confusione, il rifiuto, l’isolamento, la collera, tutti i modi che abbiamo per difenderci dal panico inevitabile, ineluttabile, insito nella percezione di noi come esseri “finiti”. 
 
Alterneremo momenti di meditazione, immaginazioni guidate ed esperienze di relazione – che ci aiuteranno ad affrontare i contenuti proposti dal punto di vista emotivo, esistenziale e spirituale – a momenti di condivisione nei quali ciascun partecipante avrà la possibilità di parlare ed esprimersi riguardo ai propri vissuti.
Faremo esperienza di come, attraverso la pratica di mindfulness la mente può essere più libera e in grado di rispondere alla sofferenza anziché reagire ad essa in modo automatico e compulsivo.
 
E’ possibile attraverso una diversa esperienza di noi stessi – sperimentando dimensioni quali la fiducia, il lasciar andare, l’accettazione – percepire la morte, la perdita in un modo diverso: “guardare la nascita e la morte degli esseri è come vedere i movimenti di una danza” dice il Buddha. E poiché la paura che abbiamo della morte è direttamente proporzionale alla paura che abbiamo della vita, sperimentando un modo diverso di avvicinare la morte scopriremo un diverso e più libero modo di avvicinarci alla vita.
 
La giornata si aprirà e si chiuderà con una pratica di yoga (asana, pranayama e meditazione). Con l’esperienza corporea sperimenteremo le possibilità e i limiti del nostro corpo e come respiro, corpo e mente siano intimamente collegati. E’ attraverso il corpo che passano le emozioni ma il dolore spesso viene vissuto come un’esperienza di estraniazione dal corpo Lo yoga sarà il mezzo per preparare il corpo a contattare le sensazioni sia piacevoli che spiacevoli osservandole con più chiarezza e consapevolezza per sentire la vita nel proprio corpo, nella mente e per prepararci poi ad accogliere tutto nel cuore che è tanto capace di amore. “Quando nel corpo avviene una trasformazione nell’intero essere avviene una trasformazione analoga”. 

Destinatari:

Il seminario si rivolge ai professionisti impegnati ad assistere (fisicamente, psicologicamente e moralmente) persone gravemente malate e a coloro che in questo momento stanno attraversando un’esperienza di malattia e che sentono il bisogno di elaborarla.

L’Agriturismo Terra del Nomade:

“La terra del nomade” è un agriturismo in Umbria che conserva elementi originali e ne interpreta altri con gusto contemporaneo. Immerso nel verde, in una zona panoramica, comprende cinque appartamenti da trentacinque a centoventi metri quadri. Dispone anche di una grande e spaziosa area camping per ospitare chi preferisce dormire in tenda. Pause di relax e di refrigerio sono garantite grazie alla piscina all’aria aperta, circondata da un panorama straordinario. La terra del nomade è ideale per il nostro corso, ma anche per offrire momenti piacevoli alla fine delle attività.

Conducono il corso:

Bianca Pescatori
Psicoterapeuta e Presidente Centro Italiano Studi Mindfulness. Ha una formazione in Psicoterapia Psicoanalitica per l'Infanzia e l'Adolescenza e in Psiconcologia. Ha approfondito l'intervento per i disturbi gravi di personalità secondo il modello Cognitivista-Evoluzionista. E' didatta e supervisore clinico presso l'Associazione di psiconcologia per le Unità di Cura Continuativa "Moby Dick". E' socia e collabora con l'Associazione Dare Protezione Roma nella facilitazione del gruppo on-line rivolto ai pazienti oncologici e nella supervisione dei volontari che si occupano dell’assistenza ai  i malati terminali. Docente guida nel Mindfulness Professional Training organizzato ogni anno dal CISM. Conduce gruppi clinici nell'ambito della Mindfulness.Studia e pratica meditazione Vipassanada molti anni seguendo gli insegnamenti di Corrado Pensa. Ha partecipato a ritiri di vari insegnanti tra cui: Ajahn Chandapalo e Ajahn Sumedho, Ven. Sujiva, Ajahn Kantiko, Visuddhacara, Vivekananda, Patricia Genoud.
 
Rosaria Laurenza
Insegnante di educazione fisica. Specializzata sul sostegno nell'area psicomotoria per i ragazzi diversamente abili. Danzaterapeuta e consulente psicopedagogica ad orientamento analitico-transazionale. Insegnante di yoga secondo la tradizione di Krishnamacharya e del figlio Desikachar.
Ha approfondito lo studio dello yoga e della meditazione zen con seminari e ritiri tenuti da vari maestri tra cui:  F. Ostaseski, C. Marechal, Tich Nhat Hanh, Helga  e Karl Riedi.Ha lavorato nella scuola con un progetto triennale "Yoga e apprendimento per i ragazzi diversamente abili". Ha insegnato yoga a gruppi di adolescenti con problemi di tossicodipendenza presso il Ce.I.S di Roma e ai ragazzi ricoverati nel reparto oncologico dell'ospedale "Gemelli" di Roma.
Tiene corsi di yoga a gruppi e individualmente.
 
Per informazioni:
Segreteria Centro Italiano Studi Mindfulness
Dott. Marika Nuti
3771322782
segreteriacentromindfulness@gmail.com

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