Cosa è la mindfulness?
La consapevolezza è una esperienza mentale .
E’ l’esperienza che sorge nel momento in cui la nostra intenzione indirizza e sostiene l’attenzione con una particolare attitudine inclusiva, accogliente, partecipe (potremmo dire una calda attenzione) e nello stesso tempo equanime verso ciò che emerge momento per momento.
Proprio per tale motivo, cioè per favorire una comprensione diretta attraverso l’esperienza, spesso si sceglie di non tradurre il termine inglese mindfulness (a sua volta derivato dall’originario termine Sati in lingua pali).
Le traduzioni più immediate, ossia “consapevolezza, attenzione, attenzione sollecita, presenza mentale, piena presenza”, rischiano infatti di dare il via ad una serie di associazioni semantiche svianti e non esaustive.
Uno stato mentale
E’ uno stato mentale non concettuale, non-discorsivo, non-linguistico, e che soprattutto “apre” a degli insight che portano alla comprensione profonda del funzionamento della mente stessa.
Questo stato può essere coltivato e stabilizzato attraverso particolari pratiche. Un modo di essere che ci offre quel luogo di sicurezza e pace ”una base sicura” innata nella nostra naturale costituzione.
“E’ stupefacente quanto sia liberatorio l’essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e che non sono “te stesso” o “la realtà”… il semplice atto di riconoscere i tuoi pensieri come pensieri, può renderti libero dalla realtà distorta che essi spesso creano e genera un maggior senso di chiarezza e di padronanza sulla tua vita” Kabat-Zinn (1990, pp.69-70)
Le definizioni più usate
Tuttavia, di seguito si riportano alcune tra le definizioni più utilizzate, utili alla comprensione del suo significato:
… consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell’esperienza momento per momento: a) con intenzione b) nel presente c) in modo non giudicante (Jon Kabat-Zinn).
…”attentional control” (Teasdale, Segal, Williams)
…”osservazione non giudicante dell’incessante flusso degli stimoli interni ed esterni, così come arrivano” (Baer)
…una sorta di attenzione saggia, nuda ed equanime. Una presenza mentale che osserva il continuo e mutevole flusso di sensazioni, emozioni, pensieri nel qui ed ora. Distinta quindi dall’attenzione funzionale, cioè finalizzata ad uno scopo (condizionata da ciò che è utile e da ciò che non lo è).
… una modalità di coscienza che si può coltivare e stabilizzare in maniera sistematica, tramite la pratica meditativa.
… una “modalità dell’essere”, non orientata a scopi, il cui focus è il permettere al presente di essere com’è e di permettere a noi di essere, semplicemente, in questo presente (Teasdale).
…autoregolazione dell’attenzione e orientamento verso l’esperienza con curiosità, con l’atteggiamento mentale del fanciullo (Bishop).
Cosa non è la mindfulness
Nell’ottica di inquadrare concettualmente il fenomeno e sfatare alcuni possibili fraintendimenti, può essere utile dire cosa la mindfulness non è:
- una fuga dalla realtà: è piuttosto essere profondamente radicati nella realtà
- una forma di trance: la mente mindful è caratterizzata da lucidità e chiarezza
- una condizione “mistica”: viene superata la divisione corpo e mente
- una modalità di rilassamento: anzi la mente minful è in grado di “contenere” tensione, stress e sofferenza
Direttore scientifico: Loredana Vistarini (loredanavistarini@gmail.com)