Psicosomatica

psicosomatica
Immagine Picasso

La psicosomatica è quella branca della medicina che studia le relazioni esistenti tra Psiche e Soma, ovvero tra il mondo emozionale, cognitivo dell’individuo e la parte fisica, biologica.

All’interno di questo binomio, la Psicosomatica cerca di individuare attraverso quali percorsi l’emozione è in grado di influenzare la componente fisica determinando l’insorgenza di variazioni nella fisiologia di un organo, fino a creare una perturbazione chiamata sintomo.

Corpo e mente, quindi, non sono due mondi separati, sono due parti, (in continua influenza reciproca), di un tutt’ uno: l’uomo nella sua unitarietà.

In ambito medico è ormai largamente condivisa l’idea che il benessere fisico abbia una sua influenza su sentimenti ed emozioni e che a loro volta questi ultimi abbiano una certa ripercussione sul corpo. Il vecchio concetto di malattia intesa come “effetto di una causa”, è stato sostituito con una visione multifattoriale secondo la quale ogni evento (e quindi anche un’affezione organica) è conseguente all’intrecciarsi di molti fattori.

In passato si parlava di psicosomatica riferendosi ad essa solo in relazione a quelle malattie organiche la cui causa era rimasta oscura e per le quali (quasi per esclusione) si pensava potesse esistere una “genesi psicologica“. Oggi al contrario si sta sviluppando un’ottica psicosomatica, in ambito medico, che guarda all’uomo come ad un tutto unitario, dove la malattia può manifestarsi a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio.
Si parla di psicosomatica, non solo come prospettiva con la quale guardare l’evento patologico, ma anche in relazione a sintomi somatici fortemente connessi alle emozioni
Quindi è bene fare una distinzione tra:

  • i sintomi psicosomatici, che pur non organizzandosi in vere e proprie malattie, si esprimono attraverso il corpo, coinvolgono il sistema nervoso autonomo e forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio o stress.
  • Le  malattie psicosomatiche (alle quali si riconosce una genesi in buona parte psicologica) in cui si viene a realizzare un vero e proprio stato di malattia d’organo con segni evidenti.

In conclusione si può affermare che le espressioni psicosomatiche sono quelle che più strettamente realizzano una manifestazione diretta del disagio psichico attraverso il corpo: l’ansia, la sofferenza, le emozioni troppo invasive per poter essere accettate e sentite, trovano una via di espressione immediata nel soma.
Tra queste, solo per elencarne alcune abbiamo le gastriti da stress, le coliti nervose, le malattie allergiche, i disturbi del ciclo mestruale, i disordini digestivi, le varie emicranie e cefalee, l’ipertensione arteriosa, le varie patologie dermatologiche, le malattie autoimmunitarie, i calcoli, le neoplasie.
Al di là dei numerosi modelli interpretativi che cercano di spiegare l’insorgenza del sintomo o della malattia psicosomatica è invece, fondamentale, in questa sede, recuperare l’importanza della possibilità di “cura” attraverso trattamenti, (quali i protocolli mindfulness based), che non vogliono sostituirsi alla medicina ed alla psicoterapia, ma offrono un valido affiancamento a queste aree agendo come “acceleratore di processo”grazie all’aumento di consapevolezza propriocettiva, psichica e mentale.
Tutto questo, oltre a numerosi benefici che possono essere sperimentati sui vari piani, aiuta, nel tempo, a prendersi cura della propria salute in prima persona, sviluppando un più sano ed armonico rapporto con se stessi.

Articoli di approfondimento sono pubblicati nella sezione “Studi e Ricerche”
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Direttore scientifico: Loredana Vistarini (loredanavistarini@gmail.com)

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